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Reggio Emilia: Una giornata militante

Reggio Emilia: Una giornata militante

Sabato 18 Dicembre 2021 alle 15:00 si è tenuto il presidio antimilitarista in Piazza “Martiri del 7

Luglio” a Reggio Emilia. Un pomeriggio di lotta, di aggregazione e anche di musica con

l’Orchestrina Instabile, a lato della quale è stato posto un missile aperto da cui fuoriescono dei fiori.

Durante l’iniziativa dell’Assemblea Antimilitarista vi sono stati interventi capaci di unire animi e

ideali affini tra loro, come i preziosi riferimenti alle spese militari di Giammaria, il contributo su

Julian Assange (il giornalista che ha svelato crimini di guerra di ogni Stato, che ora rischia 170 anni

di carcere) da parte di Marga. Il femminismo antimilitarista di Carla in veste di rappresentate di

“Non Una Di Meno”, invece, ha raccontato la violenza del militarismo sulle donne. Gino ha

ricordato nel suo intervento che l’Italia è al settantacinquesimo post al mondo per libertà

d’informazione e che i ministri della difesa europea sono sempre allineati con la N.A.T.O,

rimarcando i valori dell’antimilitarismo libertario.

Infine, Stefano Raspini ed il suo poema antimilitarista hanno elettrizzato i presenti, dove viene

urlato di non dedicare monumenti a chi porta morte e distruzione. Simone termina gli interventi con

una “dedica” a chi ha subito denunce semplicemente per aver aiutato i migranti, come l’associazione “Linea D’ombra” a Trieste che offre aiuto a chi sorpassa il confine, Il presidio si è

concluso con un ultimo assaggio di musica in piazza.

Il secondo evento della giornata si è invece tenuto al Circolo Camillo Berneri di Reggio Emilia alle

18:00 con Gianandrea Ferrari e Arturo Bertoldi, presidente di “Istoreco”, che ha introdotto quello

che sarà poi il tema dell’incontro: le tendenze libertarie nel movimento operaio reggiano. Partendo

dal primo congresso del 1872 a Rimini in cui nasce l’anarchismo, si è fatto un punto della

situazione su cos’era questa visione del mondo: rompere con gli ideali marxisti mettendo in pratica

indirizzi antiautoritari. Gianandrea ha illustrato i passaggi storici fondamentali della storia libertaria:

l’opposizione alla Prima Guerra Mondiale, l’occupazione delle fabbriche nel 1920 (approfondendo il

ruolo avuto dal Gruppo Comunista Anarchico Spartaco nella nostra provincia), il fascismo come

controrivoluzione preventiva (evidenziando il ruolo degli Arditi del Popolo), la lotta antifascista

condotta dagli anarchici in esilio e il ruolo degli anarchici reggiani nella rivoluzione spagnola.

Parlando della Resistenza, ha messo in evidenza le formazioni libertarie, a partire dai Fratelli Cervi,

Enrico Zambonini e tanti altri. Gianandrea ha ricordato l’occupazione delle Reggiane degli anni ’50 che è durata 368 giorni e che si è conclusa con il licenziamento di 4500 lavoratori.

Ha concluso con un’analisi del movimento anarchico reggiano dal Dopoguerra arrivando fino al ’68,

spiegando la presenza dei libertari all’interno delle officine Reggiane dagli anni ’70 alla chiusura

della fabbrica.

Infine, Gemma ha presentato il video “Umanità Nova: un Secolo di Battaglie Anarchiche” con un

intervento emozionante nel quale ha dato ampio risalto all’importanza del giornale in questi suoi

primi 100 anni.

La giornata si è chiusa con una cena conviviale al Circolo Berneri.

Jacob

Reggio Emilia, 20 Dicembre 2021

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